Novità Rhino 6

Rino 6 presentato al DDD 2016.

Giuseppe Massoni, official trainer di McNeel, ha tenuto un workshop introduttivo sulle novità di Rhino 6 è rimasto a disposizione dei partecipanti al DDD 2016, per rispondere alle curiosità di chiunque abbia voluto approfondire la propria conoscenza di Rhino.

McNeel ha una strategia comunicativa decisamente insolita nel panorama software CG: rilasciare pubblicamente tutte le informazioni durante la stessa fase di sviluppo. Nessun timore di fuga di notizie, dal momento che è la stessa McNeel a veicolare le informazioni su Rhino WIP. Un approccio decisamente apprezzato dagli utenti, che si sentono in questo modo più coinvolti in tutte le fasi relative all’utilizzo di Rhinoceros.

Moltissime attualmente in fase di sviluppo da parte di McNeel. Per capire quali saranno effettivamente introdotte subito in Rhino 6 è necessario seguire con costanza gli aggiornamenti di Rhino WIP.

Di seguito la sintesi delle principali novità attualmente in fase di implementazione, pur consapevoli che alcune di queste potrebbero venire integrate in Rhino 6 soltanto successivamente al suo rilascio commerciale.

Grasshopper 1.0

Dopo una lunghissima fase di beta version, che lo ha visto come plugin esterno, Grasshopper diventa 1.0 e sarà direttamente integrato in Rhino 6. Oltre ai miglioramenti propri del major update, sarà naturalmente implementata in maniera ottimale l’integrazione con il software principale, da cui deriverà una serie di vantaggi pratici

image credits – McNeel

Mesh Tools

Sono in fase di previsione nuovi tools di modellazione, oltre al potenziamento di quelli attualmente esistenti. Si tratta di integrazioni che recepiscono le esigenze della community. Le principali feature in questo caso sono le seguenti:

  • Ngons support
  • QuadMesher
  • SelectMeshFacesBy
  • Double-click control polygon to select a row of points
  • Gumball extruding of mesh elements (faces, edges) that are SubObject selected

image credits – McNeel

SubD

McNeel sta attualmente sviluppando una tecnologia proprietaria di subdivision surface. Un oggetto totalmente nuovo, che dovrebbe risultare compatibile con le altre entità presenti in Rhino e soprattutto con i molti software che implementano le proprie pipeline sulla modellazione poligonale SubD.

Per agevolare chi ha già una certa familiarità con la modellazione SubD, Rhino prevederebbe un’interfaccia studiata per garantire i controlli più diffusi, senza disorientrare al tempo stesso chi è solito utilizzare la UI di Rhino.

Le SubD sono ragionate per fruire del pieno supporto del SDK, openNURBS, Grasshopper e molti altri tool e plugin, risultando perfettamente utili anche per lo sviluppo di soluzioni complesse.

Al momento non è chiaro se tale feature sarà introdotta ufficialmente in Rhino 6.

 

Image credits – McNeel

Modeling with History (new Edit option)

La History è stata una funzione molto apprezzata dai Rhino users. McNeel ha deciso di implementarla e potenziarla con il supporto a nuovi tool:

  • Fillet
  • BlendCrv
  • BlendSrf
  • MatchSrf

image credits – McNeel

New Make2D

Uno strumento molto apprezzato dai progettisti è senza dubbio il Make2D, che consente di ottenere automaticamente i disegni bidimensionali dal modello 3D. Il Make2D sarà implementato delle seguenti feature:

Get the Hidden/Visible/Duplicate classification right for Make2d curves

Improve the speed of Make2d

Don’t chop curves into little tiny segments

Add support for meshes

Provide SDK interfaces to the silhouette generation, hidden line drawing and Make2d command

 

image credits – McNeel

Display performance, rendering and visualization

Gli aspetti relativi alla visualizzazione in viewport e al rendering finale sono stati oggetto di un forte impegno nello sviluppo, per rendere Rhino 6 all’altezza dei principali competitor, che puntano moltissimo su questo aspetto, soprattutto in campi come l’architettura e il design di prodotto, dove la visualizzazione riveste un ruolo determinante. Le feature in fase di sviluppo sono le seguenti, alcune delle quali potrebbero essere disponibili sin da subito in Rhino 6:

  • Improving the general performance and stability of display
  • New material templates (including Polish and Fresnel for reflective finishes)
  • WIP Material library
  • New display features, better rendered view
  • Rendering panel with defaults
  • SSAO (skylight shader)
  • New ‘Thicken’ render mesh modifier

RhinoCycles

Un progetto di sviluppo molto interessante su cui McNeel sta lavorando è relativo a RhinoCycles. La prospettiva è quella di rendere disponibile per Rhino il celebre motore di rendering diventato un punto di riferimento per gli utenti di Blender.

I primi test dimostrano l’implementazione del GPU rendering, la compatibilità con i materiali e gli environment di default presenti in Rhino. Particolare curiosità anche per il Rhino-Renderer style renderer e il nuovo viewport rendering.

Non è al momento chiaro se Rhinocycles sarà integrato direttamente e quando questo avverrà. Per rimanere aggiornati su questo aspetto, il suggerimento è quello di consultare gli aggiornamenti che verranno pubblicati su Rhino WIP.

 

image credits – McNeel

Ulteriori novità in fase di sviluppo

Lo sviluppo di Rhino non si ferma mai. Ad oggi, oltre alle major feature elencate in precedenza, sono in fase di implementazione una serie di funzionalità per così dire minori, ma determinanti nel rendere Rhino  il software ideale per chi lo utilizza quotidianamente in ambito professionale.

  • AutoCPlane
  • Osnaps should snap to visible objects only by default
  • Toolbars adaptable to high res monitors
  • DragStrength – control how • ‘strong’ dragging of objects is – mostly useful for control points
  • Gumball enhanced
  • SubObject selection filters
  • AddGuide/RemoveGuide (for when SmartTrack is active)

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